Il
nostro tipo di tiro con l'arco, in quanto "istintivo",
si basa più sulle sensazioni che non sulla
precisione di un mirino o l'utilizzo di una particolare
lega ultra-leggera e resistente. Tuttavia non si deve
pensare che i nostri archi siano degli oggetti grezzi,
solo per il fatto che sono creati con materiali naturali
(non di sintesi) e semplici d'aspetto. Gli archi che
noi usiamo provengono da una lunga tradizione storica,
vecchia quanto l'uomo e modificatasi con l'andare
del tempo. Le migliorie che di volta in volta la pratica
del tiro dimostrava efficaci sopravvivevano, perché
rendevano famoso il mastro d'arco; le modifiche meno
efficaci morivano con il loro ideatore. Esistono dei
motivi legati alla fisica elementare che rendono questi
archi particolarmente efficaci. Tenteremo, nella prima
parte dello scritto, di spiegarli senza utilizzare
alcuna formula matematica.
La
seconda parte del lavoro è più tecnica,
ma per chi avrà la pazienza di leggerla con
attenzione sarà, crediamo e speriamo, altrettanto
utile.
Le
frasi possono essere mal interpretate e quindi messe
in discussione, mentre ciò non può avvenire
per una formula.
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