Contributi

LONGBOW E FISICA ELEMENTARE
di Dario D’Alù e Marco Dubini

Il nostro tipo di tiro con l'arco, in quanto "istintivo", si basa più sulle sensazioni che non sulla precisione di un mirino o l'utilizzo di una particolare lega ultra-leggera e resistente. Tuttavia non si deve pensare che i nostri archi siano degli oggetti grezzi, solo per il fatto che sono creati con materiali naturali (non di sintesi) e semplici d'aspetto. Gli archi che noi usiamo provengono da una lunga tradizione storica, vecchia quanto l'uomo e modificatasi con l'andare del tempo. Le migliorie che di volta in volta la pratica del tiro dimostrava efficaci sopravvivevano, perché rendevano famoso il mastro d'arco; le modifiche meno efficaci morivano con il loro ideatore. Esistono dei motivi legati alla fisica elementare che rendono questi archi particolarmente efficaci. Tenteremo, nella prima parte dello scritto, di spiegarli senza utilizzare alcuna formula matematica.

La seconda parte del lavoro è più tecnica, ma per chi avrà la pazienza di leggerla con attenzione sarà, crediamo e speriamo, altrettanto utile.

Le frasi possono essere mal interpretate e quindi messe in discussione, mentre ciò non può avvenire per una formula.

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