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DEFENSE: ARMY (DIFESA: ESERCITO)

ENCICLOPEDIA BRITANNICA - 1961
Avvenimenti storici.

Le forze di terra Inglesi, prima della Conquista Normanna, sia per la difesa che per mantenere l'ordine, comprendevano tutti gli uomini liberi in grado di portare armi. Gli sceriffi erano responsabili sia dell'addestramento che della verifica delle loro armi. Ma i soldati di leva delle contee (il fyrd) non avevano lo scopo e non erano organizzate per altro che non la difesa interna; Canuto ed i suoi successori mantenevano, in aggiunta, un corpo di truppe al servizio del sovrano (huscarles). Queste truppe costituirono il cuore della resistenza nella battaglia di Hastings.

Dopo il 1066 i cavalieri normanni introdussero in Inghilterra il sistema di guerra continentale nel quale l'arma decisiva era l'armato a cavallo con la maglia di ferro o cavaliere. Per essere efficaci i cavalieri ed i loro cavalli avevano la necessità di un addestramento accurato, equipaggiamento e scorta, e la società europea era adeguatamente organizzata per poter assicurare il sostentamento e l'efficienza del cavaliere. Il possesso della terra nel medioevo era di solito basato sull'obbligo di fornire cavalieri in numero proporzionato al reddito e per 40 giorni all'anno. Presto, comunque, venne giudicato preferibile accettare il denaro equivalente per questo servizio (vedi Servizio del cavaliere; Scutagium) e questo venne usato per pagare coloro che erano disponibili a servire per l'intera campagna.

Sebbene i cavalieri con armatura fossero l'unità di misura in relazione alla quale veniva calcolata la forza di un esercito medioevale, sarebbe sbagliato supporre che i cavalieri combattessero senza assistenza. Il cavaliere, il combattente effettivo, necessitava, sul campo, di milizie ausiliarie - scudiero, paggio, palafreniere, cavallo di riserva ed animali da carico, con a disposizione i servizi del maniscalco e dell'armiere. Le truppe a cavallo avevano bisogno dell'appoggio, in aggiunta, della fanteria e di artigiani per i servizi di guardia, la costruzione di ponti e le attività d'assedio. Inoltre, in Britannia, la maggior parte della popolazione si era liberata dell'antico obbligo sassone di servire di persona, un obbligo che veniva esemplificato nel posse comitatus (gruppo di persone convocabili dallo sceriffo per far rispettare la legge in caso di disordini n.d.t.) e, più tardi nella milizia (vedi). Lo sceriffo, convocando il posse comitatus, radunava tutti i maschi in grado di impugnare le armi - in pratica quelli più immediatamente a portata di mano. Ciò era fatto di solito per mantenere l'ordine. In sistema venne regolarizzato da Enrico II nel 1181 e di nuovo da Edoardo I nel 1285; il loro obiettivo era quello di definire e sottoporre ad ispezione periodica le armi che ciascun uomo, in rapporto ai propri mezzi economici, si supponeva fosse in grado di procurarsi e conservare.

I contingenti britannici che prestavano servizio nelle crociate e gli eserciti che i successivi sovrani inglesi condussero nelle guerre continentali erano organizzati ed equipaggiati alla maniera usuale per il periodo. Contro i vicini gallesi e scozzesi, comunque, le tattiche ortodosse si dimostrarono inefficaci. In un paese montuoso gli uomini a cavallo ricoperti con armatura erano spesso in svantaggio, avendo bisogno di foraggio, di sentieri percorribili ed anche di avversari raggiungibili. Si sviluppò, quindi, un tipo di guerra di frontiera nella quale la fanteria leggera giocò un ruolo crescente e nella quale il cavaliere tendeva a divenire solo un ufficiale a cavallo. Proprio come altrove in Europa, l'influenza del cavaliere veniva limitata dalla balestra e, più tardi, dalla picca e dall'alabarda, mentre in Britannia veniva disarcionato dal longbow. Quest'arma, sviluppata nelle guerre gallesi di Edoardo I, differiva dagli archi precedenti per il fatto che era ricavata da stecche di tasso importate dalla Spagna, per il fatto che era lunga 6 piedi e per il fatto che scagliava una freccia lunga una iarda. Nelle mani di un uomo robusto, addestrato al suo uso fin dalla fanciullezza era preciso a 100 iarde o più ed efficace, fino ad una certa distanza, contro le armature. Fu Edoardo III che scoprì che truppe organizzate, pagate ed equipaggiate come lo erano nelle guerre gallesi e scozzesi, e rinforzate con una parte dei precedenti avversari, erano in grado di tener testa alla cavalleria francese.

Il grande periodo dell'arciere inglese si estende da Crecy (1346) ad Agincourt (1415) e nel periodo dei Tudor. Per un periodo straordinariamente lungo una Francia divisa venne dominata da un esercito relativamente piccolo composto da mercenari inglesi. Erano principalmente arcieri, che cavalcavano quando erano in marcia ma scendevano da cavallo per combattere ed erano guidati da ufficiali di grande esperienza. L'ondata di sentimento nazionale che alla fine li cacciò fuori dalla Francia portò indirettamente alle Guerre delle Due Rose in Inghilterra.

Con la fine di queste guerre nel 1485 ebbe inizio un periodo nel quale la guerra in Britannia divenne estremamente rara e la guerra in Francia (per gli inglesi) non più attraente. La monarchia Tudor si appoggiava saldamente sulla flotta da guerra da poco costituita (vedi più avanti), sul monopolio dell'artiglieria, su poche truppe al servizio del sovrano (i nobili in pensione e le guardie del corpo reali) e su una popolazione maschile armata con l'arco ed obbligata per legge ad essere abile con quest'arma allora tradizionale.

Fu la dimostrata efficacia del longbow che, forse più di ogni altra cosa, ritardò l'adozione delle armi da fuoco in Britannia. Il cannone venne prontamente accolto con favore nel periodo Tudor ma l'arma da fuoco da impugnare incontrò l'opposizione di coloro che affermavano che la sua adozione avrebbe portato alla decadenza fisica. L'utilizzo del moschetto si sviluppò quindi inizialmente negli altri paesi, in modo particolare il Spagna nel periodo di Gonzalo Fernandez de Cordòba e la Britannia dei Tudor trasse vantaggio solo in ritardo dall'esempio straniero. Il longbow, nel 1519 ancora l'arma inglese caratteristica, in effetti con scomparve che non parecchio tempo dopo l'inizio del successivo secolo.

Una guerra importante e su larga scala non ebbe mai inizio nel periodo dei Tudor prima degli ultimi anni del regno di Elisabetta. Le forze armate nazionali che si mobilitarono nel 1588 per resistere alla minaccia di invasione spagnola comprendevano molti ufficiali che avevano fatto esperienza nei Paesi Bassi mentre i soldati di leva delle contee erano di qualità dubbia ed il grosso dell'esercito aveva una potenza di fuoco ed una cavalleria insufficiente. L'esercito elisabettiano ebbe come compito principale la conquista dell'Irlanda che altrimenti sarebbe divenuta una base spagnola; fu nelle campagne irlandesi che generali come Mountjoy impararono il loro mestiere. La spedizione di Cadice del 1597 esemplificò la crescente abilità britannica nelle operazioni combinate e la pacificazione dell'Irlanda nel 1600 dimostrò che i soldati erano per lo meno al passo coi tempi. Presto, comunque, gli olandesi, tecnicamente in crescita nelle guerre su larga scala, furono in grado di perfezionare le proprie capacità poiché, dall'assunzione al trono di Giacomo I nel 1603, l'Inghilterra fu in pace. Un periodo di rapido sviluppo nelle armi, nella tattica e nell'organizzazione ebbe inizio; a questa i britannici contribuirono poco o nulla se non attraverso alcuni mercenari inglesi e scozzesi che avevano preso servizio con gli svedesi o gli olandesi. Non vi erano ancora truppe regolari di terra britanniche e nessun sistema di arruolamento se non per la milizia e le truppe addestrate della città. I più esperti tra i componenti di questi corpi non regolari formarono la Compagnia dell'Onorabile Artiglieria risalente al 1537 che resta l'unità più antica delle forze inglesi di terra e forse il più antico reggimento del mondo.

traduzione di Marco Dubini