Avvenimenti
storici.
Le
forze di terra Inglesi, prima della Conquista Normanna,
sia per la difesa che per mantenere l'ordine, comprendevano
tutti gli uomini liberi in grado di portare armi.
Gli sceriffi erano responsabili sia dell'addestramento
che della verifica delle loro armi. Ma i soldati di
leva delle contee (il fyrd) non avevano lo
scopo e non erano organizzate per altro che non la
difesa interna; Canuto ed i suoi successori mantenevano,
in aggiunta, un corpo di truppe al servizio del sovrano
(huscarles). Queste truppe costituirono il
cuore della resistenza nella battaglia di Hastings.
Dopo
il 1066 i cavalieri normanni introdussero in Inghilterra
il sistema di guerra continentale nel quale l'arma
decisiva era l'armato a cavallo con la maglia di ferro
o cavaliere. Per essere efficaci i cavalieri ed i
loro cavalli avevano la necessità di un addestramento
accurato, equipaggiamento e scorta, e la società
europea era adeguatamente organizzata per poter assicurare
il sostentamento e l'efficienza del cavaliere. Il
possesso della terra nel medioevo era di solito basato
sull'obbligo di fornire cavalieri in numero proporzionato
al reddito e per 40 giorni all'anno. Presto, comunque,
venne giudicato preferibile accettare il denaro equivalente
per questo servizio (vedi Servizio del cavaliere;
Scutagium) e questo venne usato per pagare coloro
che erano disponibili a servire per l'intera campagna.
Sebbene
i cavalieri con armatura fossero l'unità di
misura in relazione alla quale veniva calcolata la
forza di un esercito medioevale, sarebbe sbagliato
supporre che i cavalieri combattessero senza assistenza.
Il cavaliere, il combattente effettivo, necessitava,
sul campo, di milizie ausiliarie - scudiero, paggio,
palafreniere, cavallo di riserva ed animali da carico,
con a disposizione i servizi del maniscalco e dell'armiere.
Le truppe a cavallo avevano bisogno dell'appoggio,
in aggiunta, della fanteria e di artigiani per i servizi
di guardia, la costruzione di ponti e le attività
d'assedio. Inoltre, in Britannia, la maggior parte
della popolazione si era liberata dell'antico obbligo
sassone di servire di persona, un obbligo che veniva
esemplificato nel posse comitatus (gruppo di
persone convocabili dallo sceriffo per far rispettare
la legge in caso di disordini n.d.t.) e, più
tardi nella milizia (vedi). Lo sceriffo, convocando
il posse comitatus, radunava tutti i maschi
in grado di impugnare le armi - in pratica quelli
più immediatamente a portata di mano. Ciò
era fatto di solito per mantenere l'ordine. In sistema
venne regolarizzato da Enrico II nel 1181 e di nuovo
da Edoardo I nel 1285; il loro obiettivo era quello
di definire e sottoporre ad ispezione periodica le
armi che ciascun uomo, in rapporto ai propri mezzi
economici, si supponeva fosse in grado di procurarsi
e conservare.
I
contingenti britannici che prestavano servizio nelle
crociate e gli eserciti che i successivi sovrani inglesi
condussero nelle guerre continentali erano organizzati
ed equipaggiati alla maniera usuale per il periodo.
Contro i vicini gallesi e scozzesi, comunque, le tattiche
ortodosse si dimostrarono inefficaci. In un paese
montuoso gli uomini a cavallo ricoperti con armatura
erano spesso in svantaggio, avendo bisogno di foraggio,
di sentieri percorribili ed anche di avversari raggiungibili.
Si sviluppò, quindi, un tipo di guerra di frontiera
nella quale la fanteria leggera giocò un ruolo
crescente e nella quale il cavaliere tendeva a divenire
solo un ufficiale a cavallo. Proprio come altrove
in Europa, l'influenza del cavaliere veniva limitata
dalla balestra e, più tardi, dalla picca e
dall'alabarda, mentre in Britannia veniva disarcionato
dal longbow. Quest'arma, sviluppata nelle guerre gallesi
di Edoardo I, differiva dagli archi precedenti per
il fatto che era ricavata da stecche di tasso importate
dalla Spagna, per il fatto che era lunga 6 piedi e
per il fatto che scagliava una freccia lunga una iarda.
Nelle mani di un uomo robusto, addestrato al suo uso
fin dalla fanciullezza era preciso a 100 iarde o più
ed efficace, fino ad una certa distanza, contro le
armature. Fu Edoardo III che scoprì che truppe
organizzate, pagate ed equipaggiate come lo erano
nelle guerre gallesi e scozzesi, e rinforzate con
una parte dei precedenti avversari, erano in grado
di tener testa alla cavalleria francese.
Il
grande periodo dell'arciere inglese si estende da
Crecy (1346) ad Agincourt (1415) e nel periodo dei
Tudor. Per un periodo straordinariamente lungo una
Francia divisa venne dominata da un esercito relativamente
piccolo composto da mercenari inglesi. Erano principalmente
arcieri, che cavalcavano quando erano in marcia ma
scendevano da cavallo per combattere ed erano guidati
da ufficiali di grande esperienza. L'ondata di sentimento
nazionale che alla fine li cacciò fuori dalla
Francia portò indirettamente alle Guerre delle
Due Rose in Inghilterra.
Con
la fine di queste guerre nel 1485 ebbe inizio un periodo
nel quale la guerra in Britannia divenne estremamente
rara e la guerra in Francia (per gli inglesi) non
più attraente. La monarchia Tudor si appoggiava
saldamente sulla flotta da guerra da poco costituita
(vedi più avanti), sul monopolio dell'artiglieria,
su poche truppe al servizio del sovrano (i nobili
in pensione e le guardie del corpo reali) e su una
popolazione maschile armata con l'arco ed obbligata
per legge ad essere abile con quest'arma allora tradizionale.
Fu
la dimostrata efficacia del longbow che, forse più
di ogni altra cosa, ritardò l'adozione delle
armi da fuoco in Britannia. Il cannone venne prontamente
accolto con favore nel periodo Tudor ma l'arma da
fuoco da impugnare incontrò l'opposizione di
coloro che affermavano che la sua adozione avrebbe
portato alla decadenza fisica. L'utilizzo del moschetto
si sviluppò quindi inizialmente negli altri
paesi, in modo particolare il Spagna nel periodo di
Gonzalo Fernandez de Cordòba e la Britannia
dei Tudor trasse vantaggio solo in ritardo dall'esempio
straniero. Il longbow, nel 1519 ancora l'arma inglese
caratteristica, in effetti con scomparve che non parecchio
tempo dopo l'inizio del successivo secolo.
Una
guerra importante e su larga scala non ebbe mai inizio
nel periodo dei Tudor prima degli ultimi anni del
regno di Elisabetta. Le forze armate nazionali che
si mobilitarono nel 1588 per resistere alla minaccia
di invasione spagnola comprendevano molti ufficiali
che avevano fatto esperienza nei Paesi Bassi mentre
i soldati di leva delle contee erano di qualità
dubbia ed il grosso dell'esercito aveva una potenza
di fuoco ed una cavalleria insufficiente. L'esercito
elisabettiano ebbe come compito principale la conquista
dell'Irlanda che altrimenti sarebbe divenuta una base
spagnola; fu nelle campagne irlandesi che generali
come Mountjoy impararono il loro mestiere. La spedizione
di Cadice del 1597 esemplificò la crescente
abilità britannica nelle operazioni combinate
e la pacificazione dell'Irlanda nel 1600 dimostrò
che i soldati erano per lo meno al passo coi tempi.
Presto, comunque, gli olandesi, tecnicamente in crescita
nelle guerre su larga scala, furono in grado di perfezionare
le proprie capacità poiché, dall'assunzione
al trono di Giacomo I nel 1603, l'Inghilterra fu in
pace. Un periodo di rapido sviluppo nelle armi, nella
tattica e nell'organizzazione ebbe inizio; a questa
i britannici contribuirono poco o nulla se non attraverso
alcuni mercenari inglesi e scozzesi che avevano preso
servizio con gli svedesi o gli olandesi. Non vi erano
ancora truppe regolari di terra britanniche e nessun
sistema di arruolamento se non per la milizia e le
truppe addestrate della città. I più
esperti tra i componenti di questi corpi non regolari
formarono la Compagnia dell'Onorabile Artiglieria
risalente al 1537 che resta l'unità più
antica delle forze inglesi di terra e forse il più
antico reggimento del mondo.